Il
messaggio che il Mahatma ci lascia è molto
attuale e la storia contemporanea, purtroppo, continua ad essere macchiata dalla
guerra e dalla violenza.
Gandhi,
“piccolo grande uomo”, riesce con le sue sole forze, a sconfiggere il
potente Impero britannico e a realizzare il suo grande sogno dell’indipendenza
per il suo paese. Come? Con la forza
sbalorditiva della nonviolenza, del boicottaggio pacifico, della resistenza
passiva e della ricerca della Verità (Dio).
Come
possiamo rendere attuale Gandhi? Come possiamo essere anche noi portatori di
pace?
Gandhi
dimostra che la forza di un singolo uomo può diventare la forza di un popolo
intero. Non dobbiamo quindi disperare se ci sembra che poteri superiori vogliano
decidere per noi e armarci la mano. Gandhi
stesso, con le sue parole, ci incoraggia a “cercare
… la propria strada e … seguirla senza esitazioni”
e a “non
avere paura”.
Rivolgendosi a ciascuno di noi aggiunge: “…affidati alla piccola voce
interiore che abita il tuo cuore e che ti esorta ad abbandonare …, tutto, per
dare la tua testimonianza di ciò per cui hai vissuto e di ciò per cui sei
pronto a morire” (The
Bombay Chronicle, 9 agosto 1942).
Il precetto della seguente strofa didattica di Gajarati – rispondere al male con il bene – fu il principio guida di Gandhi:
“Per
una scodella d’acqua,
rendi
un pasto abbondante;
per
un saluto gentile,
prostrati
a terra con zelo;
per
un semplice soldo,
ripaga
con oro;
se
ti salvano la vita,
non
risparmiare la tua.
Così
parole e azione del saggio riverisci;
per
ogni piccolo servizio,
dà
un compenso dieci volte maggiore:
Chi
è davvero nobile,
conosce
tutti come uno solo
e
rende con gioia bene per male”.