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Amerigo
VESPUCCI
5° Centenario della
nascita
Amerigo Vespucci fa parte di quel gruppo di grandi
navigatori italiani che intorno alla fine del 1500 al
servizio di sovrani di altre nazioni, veleggiando verso
occidente ebbero il merito di scoprire le Americhe.
Vespucci pochi anni dopo la scoperta dell’America centrale
effetuata da C. Colombo, navigando come lui
verso occidente, scoprì le coste orientali dell’America
del sud e a causa dei suoi viaggi in quell’area, nel
1507, su proposta dell’umanista Martin Waldseemuller di
Friburgo fu ingiustamente riconosciuto come lo
scopritore di tutte le Americhe. Per questo motivo il grande
continente americano composto da parti ben
distinte, prese complessivamente il suo nome.
Nato a Firenze nel 1454, giovanissimo, si pose al servizio
della Casa commerciale dei Medici e nel 1492,
mentre Colombo sbarcava in America centrale, fu inviato
nella succursale di Cadice, in Spagna per
l’interesse che i mercanti fiorentini avevano per le merci
che iniziavanmo a giungere da occidente. Nel
1499 divenuto pilota di navi, fece vela per il nuovo mondo
in qualità di “piloto mayor” di una flotta di 4
navi guidata da Alonso de Odeja. Quando la flotta raggiunse
l’attuale Guyana, Vespucci si separò da
Alonso e con due navi proseguì il viaggio da solo verso
sud, raggiungendo l’estuario del Rio delle
Amazzoni e scoprendo una buona parte delle coste del
Brasile. In questo viaggio, per primo, applicò un
nuovo sistema di determinazione del Punto nautico (col
calcolo delle distanze lunari), permettendo ai
comandanti delle navi degli anni successivi di conoscere
più facilmente dove si trovavano. La stanchezza
degli equipaggi lo consigliò di tornare verso nord,
toccando il Venezuela e raggiungendo Haiti, da dove
ripartì per la Spagna che raggiunse nel 1500. Dopo un breve
periodo di malattia nel 1501 accettò un nuovo
incarico dal Re del Portogallo e con una flotta al comando
di Orejo raggiunse nuovamente l’America del
sud, scoprendo la foce del Rio de la Plata e la Patagonia.
Tornato in Portogallo, nel 1503 fu nuovamente
incaricato di raggiungere l’America del sud per un terzo
viaggio alla scoperta delle coste del Brasile, ma al
suo ritorno, non ebbe dal re portoghese il riconoscimento di
onori e di ricchezza che si aspettava e quindi
deluso, si trasferì in Spagna, dove nel 1508 fu nominato
“Piloto Mayor” della Spagna, dedicandosi alla
redazione di numerose e di importanti carte geografiche,
esatte nei calcoli e nelle posizioni, che furono di
grande aiuto per coloro che dopo di lui solcarono l’oceano
per raggiungere il Brasile e l’America del sud,
per portare in Europa le grandi ricchezze di quelle terre.
Morì a Siviglia nel 1512, ancora giovane, onorato e
rispettato da tutti.
Amerigo Vespucci, con le sue scoperte, consegnò
praticamente il Brasile
nelle mani del Portogallo e introdusse la lingua portoghese
nell’America
del sud ; il suo nome è rimasto nella denominazione di
tutte le terre
americane, privando così di un diritto indiscutibile
Cristoforo Colombo.
L’analisi storica successiva induce però a pensare che
Vespucci non tramò
per questo contro Colombo ed è da escludere che esistesse
una nascosta
rivalità tra i due navigatori che anzi avevano cordiali
rapporti epistolari e si
stimavano reciprocamente.