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  Sbagli, errori e varietà nei francobolli

Abbiamo lasciato al termine di questo testo le definizioni di sbaglio, errore e varietà nei francobolli, quasi come appendice. I francobolli sbagliati o contenenti errori fanno molto clamore, talvolta perfino scandalo quando nascono o vengono scoperti e in conseguenza vengono avidamente cercati da filatelisti e da semplici curiosi, nella speranza che siano poco numerosi e che abbiano un grande valore commerciale in futuro. Il famoso Gronchi Rosa, che non è certamente tra i francobolli più rari e costosi del mondo, ne è l'esempio più clamoroso e per il nostro paese è anche il prototipo. Definiamo quindi gli sbagli, gli errori e le varietà dei francobolli in modo che gli insegnanti di filatelia siano pronti a rispondere alle domande sul tema.

La maggior parte degli sbagli e degli errori contenuti in disegni e diciture dei francobolli sono dovute o ad ignoranza o superficialità di coloro che li hanno progettati, mentre l'esistenza delle varietà è giustificata esclusivamente da difetti di lavorazione nella produzione dei francobolli non scoperti dai controllori degli enti di emissione prima della distribuzione alla vendita.

Francobolli sbagliati

Ne esistono molti. Sono francobolli che contengono nelle vignette degli errori concettuali, per esempio errori storici o geografici, e/o nelle diciture degli errori di scrittura e di ortografia.

 

Questi francobolli non hanno una rarità particolare e quindi anche un valore importante perché tutti gli esemplari dell'emissione contengono lo stesso sbaglio. Proponiamo l'esempio di un francobollo nato per celebrare Cristoforo Colombo in cui il grande navigatore a bordo di una sua caravella scruta l'orizzonte con un cannocchiale, quando quasi tutti sanno che questo indispensabile strumento ottico fu inventato molti anni dopo la scoperta delle Americhe, con Cristoforo già sepolto da tempo. Anche l'Italia ha effettuato i suoi sbagli filatelici: il campione è il francobollo commemorativo del cinquantenario del traforo dei Sempione che per l'autore è stato scambiato, in una traslazione artistica, per quello del Gottardo. Nelle vignetta appare una diligenza (quella del Gottardo) ed una locomotiva a vapore sbuffante, che invece doveva essere elet­trica, e marciante in senso opposto, uscente da un tunnel che nel giorno dell'inaugurazione non esisteva ancora (fu costruito 16 anni dopo). Anche il famoso Gronchi Rosa è figlio di uno sbaglio geografico sui confini del Perù che non erano noti a chi disegnò il francobollo. In quest'ultimo caso però anche se tutti i Gronchi Rosa contengono lo stesso errore, il valore del francobollo è divenuto subito elevato in quanto le operazioni di correzione, avviate ed eseguite in poche ore dopo la nascita, hanno consentito alle Poste di distruggere parte dei francobolli e, in una invenzione senza precedenti, hanno nascosto quelli inoltrati per posta sotto un altro francobollo dallo stesso valore e significato, stampato in fretta e furia con un altro colore e con i confini al posto giusto.

Molti sono anche i banali sbagli di ortografia, specialmente nel riportare nomi e cognomi o date. Il collezionare unicamente francobolli di questo tipo è un tema filatelico non marginale che ha entusiasmato molti collezionisti dall'ampia cultura e dal forte spirito di osservazione e che è stato lo spunto per la pubblicazione di numerosi articoli, studi e perfino di piccoli cataloghi.

Francobolli con errori

Esistono però degli sbagli che noi preferiamo definire errori in quanto non competono la progettazione del francobollo ma una disattenzione che ha consentito una imprecisione, spesso immediatamente scoperta e corretta, durante la sua produzione.

Accadde spesso, durante lavorazioni di stampa complesse, che fogli di francobolli semilavorati da maneggiare, spostare, riprendere su un'altra macchina più volte, siano stati posizionati dalle maestranze in modo errato in una o in più operazioni successive. Ad esempio esistono francobolli che, richiedendo due o più passaggi di stampa non automatici, furono riposizionati al contrario dopo la prima operazione, e che quindi contengono vignette con una parte diritta ed un'altra rovescia, oppure presentano scritte capovolte rispetto alla vignetta e via dicendo.

Il più famoso di questi francobolli è un esemplare di posta aerea statunitense al cui centro della vignetta è proposto un aereo biplano in volo rovescio mentre nella stragrande maggioranza della tiratura lo stesso aereo vola normalmente a pancia in giù. Accadde in questo caso come in altri simili che la seconda stampa (quella del velivolo) sia stata effettuata con fogli capovolti per un errore di lavorazione.  

 

Questo tipo di errore è risultato piuttosto frequente per esempio nella sovrastampa di francobolli con scritte o altri segni: in qualche caso tutta la tiratura ha diciture capovolte ed i francobolli non sono rari, ma in altri soltanto una piccola parte della tiratura ha soprastampe capovolte aumentando sensibilmente il valore commerciale degli esemplari siffatti. Anche in questo caso, se l'errore in fase di lavorazione è stato scoperto e corretto e gli esemplari sono in numero esiguo, e il francobollo è raro e può raggiungere grandi quotazioni di mercato.

Esistono anche errori nell'impostazione della carta nella stampante che creano esemplari insoliti. Si tratta per esempio di esemplari con la filigrana capovolta (immissione dei fogli ancora vergini nella macchina da stampa dalla parte della coda e non dalla testa) o di francobolli fluorescenti con il lato fluorescente al verso della vignetta, ossia dalla parte della gomma (provenienti da fogli o da bobina capovolta).

O ancora esistono francobolli realizzati sempre in carta filigranata che in qualche caso nascono senza filigrana o con filigrana parziale e francobolli abitualmente fluorescenti che talvolta non danno alcuna risposta alla lampada di Wood, tutti provenienti da carta difettosa da riparazioni da rotture della carta carta ricongiunta o da motivazioni mai scoperte.

Varietà

Al di la degli sbagli concettuali e ortografici nelle vignette o di produzioni con errori involontari contenuti nelle materie prime, spesso corretti e talvolta lasciati correre su tutta l'emissione, esistono moltissimi altri piccoli e grandi errori che possono rendere alcuni francobolli lievemente o fortemente diversi da quelli standard. Si tratta in questo caso di esemplari nati male per difetti temporanei delle macchine produttrici, corretti spesso senza interrompere la produzione, in genere reputati lievi da rientrare nei limiti della tolleranza di qualità, e limitati a piccole percentuali della tiratura. Entriamo qui nel campo dei difetti di stampa per interposizione di corpi estranei, in riporti di stampa estranei alle vignette per interposizione di polveri, negli spostamenti di dentellatura rispetto alle vignette, nelle stampe evanescenti ed incomplete per mancanza di inchiostri e via dicendo. Spesso le variazioni sono occasionali (per esempio mancanza di piccole aree di colore) altre volte sono costanti e ripetitive in tutta l'emissione per difetti dei cilindri portaimpronte (per es. la cifra 1 composta da trattini sul 4° esemplare del 3° quarto di foglio dell'emissione Leoni del 1906).

Ce ne sono insomma per tutti gusti. I difetti di lavorazione possibili, verificati e giunti al consumo sono numerosissimi: si parla di difetti di stampa (consistenti per esempio in falle di colore, varietà di riporto, stampe mancanti o evanescenti, doppie stampe, stampe confuse, fortemente inchiostrate, disallineate, decalchi, sbuffi di colore lineari), di difetti di dentellatura (spostamenti anche importanti, impiego di dentellatori non dichiarati, salti e disallineamenti della dentellatura) di difetti della carta (pieghe, filigrana, fluorescenza) e di pochi altri accidenti che possono esser accaduti in corso d'opera. I casi della vita e del lavoro umano sono infiniti e quindi possono esistere numerosissime varianti dal normale che in filatelia si chiamano varietà che alcuni cataloghi enumerano, classificano e quotano.