Maria
MONTESSORI
( 1870 – 1952 )
Maria Montessori è conosciuta in tutto il mondo per aver
trasformato e sperimentato nei primi anni del 1900,
con grande fatica e tra forti contrasti, l’insegnamento
scolastico verso i bambini disabili, creando un nuovo
sistema di insegnamento che lentamente è divenuto anche un
vero e proprio metodo didattico per tutti i
bambini, quello che attualmente sta alla base dell’insegnamento
nelle scuole di livello inferiore di ogni nazione
civile del mondo. Nacque a Chiaravalle, in provincia di
Ancona, nel 1870 da famiglia borghese, sotto
l’influenza ideologica di A. Stoppani, sacerdote,
scrittore e scienziato dell’epoca, suo lontano parente.
Trascorse la gioventù a Roma dove voleva dedicarsi a studi
scientifici, ma dopo molti contrasti familiari decise
infine di studiare medicina. Conseguì il dottorato a 26
anni, prima donna italiana abilitata alla professione
medica, con una tesi dedicata alla psichiatria, ma a causa
della cultura del tempo, ebbe grandi difficoltà ad
inseririsi nel campo medico, perché osteggiata in tutti i
modi dai medici uomini. Grazie a questa situazione
iniziò a dedicare il suo tempo e le sue conoscenze di
medicina psichiatrica ai bambini disabili, scoprendo
subito che il metodo di insegnamento scolastico utilizzato
allora nelle scuole pubbliche e private non era adatto
alle loro caratteristiche ed esigenze. Dopo alcuni anni di
lavoro, ricerche e prove iniziò a teorizzare un sistema
di insegnamento innovativo per questi giovani meno
fortunati, partendo dall’osservazione che tutti i bambini
nel periodo della crescita hanno fasi di sviluppo fisico ed
intellettivo differenziate e che in ciascuna fase sono
più disponibili ad imparare alcune sezioni del sapere,
trascurandone altre. Elaborò quindi un metodo di
insegnamento legato alle varie fasi di crescita dei bambini
che contrastava notevolmente con quello
tradizionale adottato nelle scuole dell’epoca ma che ad
una prova concreta, effettuata da pedagogisti esperti,
risultò più adatto dell’altro, tanto che i bambini
disabili da Lei curati, ottennero votazioni scolastiche migliori
di quelle ottenute dai bambini normali. Questo risultato
condusse Maria Montessori ad applicare il suo metodo
anche ai bambini normali e nel 1907 aprì in una borgata di
Roma la prima scuola, chiamata “la casa dei
bambini”, ove fu possibile applicare il suo sistema
didattico a tutti.
Tra le sue allieve ebbe anche Anna Frank, la scrittrice del
noto diario derivato
dalle persecuzioni del regime nazista.Scrisse numerosi libri
sulla questione,
espandendo la conoscenza del metodo che aveva inventato e
sprimentato ed in
particolare, nel 1909, pubblicò “Il metodo della
pedagogia scientifica”, tradotto
in moltissime lingue, che le valse la notorietà mondiale e
che portò a definire il
suo sistema di insegnamento col suo nome (Metodo Montessori).
Purtroppo però
il riconoscimento mondiale del suo lavoro all’estero,
provocò uno scontro con la
scuola italiana dell’epoca, tanto che nel 1936 fu
costretta ad emigrare ; si trasferì
prima in Olanda e poi in India, paese che considerò quasi
come una nuova patria,
per tornare in Italia dopo la fine della seconda guerra
mondiale, non solo
circondata dalla notorietà derivata dall’applicazione del
suo metodo in
moltissime scuole del mondo, ma anche dall’accettazione
delle sue teorie in
Italia. Morì a Nordwijk in Olanda nel 1952 mentre anche la
scuola italiana
iniziava ad applicare il suo modello didattico in tutte le
scuole.
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