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Michelangelo Merisi
Il
CARAVAGGIO
( 1571 – 1610 )
Bacchus
Il Caravaggio è il soprannome di Michelangelo Merisi, un
eccelso ma stravagante pittore italiano di scuola
lombardo veneta, che avviò un nuovo genere nell’arte
pittorica sacra e profana tra il 1500 ed il 1600. Nato da
famiglia borghese nel 1571 a Milano, divenne apprendista
presso il pittore S. Peterzano nella sua città, ma
spirito ribelle e avventuroso, dopo un probabile viaggio a
Venezia, raggiunse Roma ancora giovane (1592/3)
per dipingere nature morte presso la bottega del Cavalier d’Arpino.
Conosciuto dal mondo culturale della città
fu ospite per alcuni anni nella casa del potente Cardinal
F.M. Del Monte che gli offrì di affrescare il gabinetto
alchimistico (Casino Ludovisi) e di dipingere alcuni quadri
(“Concerto”-NewYork, “ I giocatori di carte”-
Roma “Il suonatore di liuto”-Leningrado,”la Medusa e
“il Bacco”-Firenze ecc. ecc.), per il suo palazzo. Grazie
a questa protezione, conobbe molte famiglie nobili di Roma
per le quali dipinse altre famose tele (”Ritratto di
donna”, “Il sacrificio di Isacco”, “San Gerolamo”,
“Davide” ed altri oggi sparsi nei più importanti musei del
mondo) e fu incaricato di decorare le pareti di una cappella
e dipingere alcune tele per la Cappella Cerasi in
Santa Maria del Popolo, iniziando un filone d’arte sacra
molto realistico che sfuggiva allo schema tradizionale
perché proponeva personaggi insoliti (presi dalla strada) e
poneva un forte chiaro scuro come caratteristica
fondamentale delle scene dipinte. (“Madonna del serpe”-Roma,
“Madonna dei pellegrini”- Roma, “La morte
della Vergine”- Parigi). Nel 1606, per il suo carattere
sanguigno che gli aveva già valso numerosi processi, in
una rissa uccise un avversario di gioco e da quel momento la
sua vita divenne una fuga. Si nascose prima in
Roma, poi nel 1607 fuggi a Napoli, dove dipinse alcune tele,
e nel 1608 a Malta ove lasciò nel duomo de La
Valletta alcuni grandi dipinti (“San Gerolamo”, “Decollazione
di S. Giovanni Battista” e “L’amore
dormiente”, oggi a Firenze). Dovette fuggire
precipitosamente anche da Malta dopo un litigio con l’Ordine dei
cavalieri per raggiungere la Sicilia. Angosciato ed
impaurito dipinse le sue ultime tele a Siracusa, Messina e
Palermo (“Seppellimento di S. Lucia”, “Adorazione dei
pastori” e “Resurrezione di Lazzaro”). Nel 1609 è
nuovamente a Napoli dove è raggiunto dai sicari dei
Cavalieri di Malta che lo feriscono gravemente. Guarito
dalle ferite e nella speranza del perdono papale per l’omicidio
commesso a Roma, si imbarcò per raggiungere Porto Ercole
sul
litorale romano dove fu arrestato per errore. Liberato ma
impazzito per aver perso tutti i suoi averi e delirante per
la
febbre, morì, solo e abbandonato, sulla spiaggia di quella
città il
18 luglio 1610. Caravaggio rinnovò totalmente la pittura
sacra
manierista dell’epoca, traendo i personaggi e la
scenografia delle
sue opere dalla vita quotidiana e introducendo un forte
contrasto
di luci ed ombre tra i personaggi principali rispetto allo
sfondo o
ai personaggi secondari rappresentati. Questo suo genere,
derivato
certamente dal genio e dalla sregolatezza del suo carattere,
ne fa
un caposcuola spesso imitato ma mai pareggiato.
L’estasi di San Francesco