Presentò quindi un progetto al Ministero delle Poste e dei Telegrafi d’Italia per lo sviluppo dell’idea ma avendo ottenuto
un rifiuto, con la madre, lo presentò alle Poste della Gran Bretagna e nel 1896, ottenuto un primo e poi un secondo
brevetto inglese, dimostrò in quella nazione il funzionamento della sua ricetrasmittente. Tra scetticismo, entusiasmo e
dimostrazioni, la notizia che Marconi riusciva a trasmettere e a ricevere onde elettromagnetiche senza filo a distanze
sempre maggiori fece il giro d’Europa, tanto che nel 1897 fu chiamato in Italia per presentare le sue apparecchiature. Nel
1897 fondò a Londra la Wireless Telegraph & Signal Co.Ltd per lo sfruttamento commerciale dell’invenzione ; ne
dimostrò l’efficienza trasmettendo l’esito di una regata ad un giornale londinese. Nel 1899 realizzò il primo collegamento
radio attraverso la Manica e i primi Marconigramma a pagamento furono dell’estate 1899. Alla fine del 1901 dopo
numerose prove su distanze sempre maggiori, Marconi realizzò una strumentazione capace di trasmettere segnali
attraverso l’Oceano Atlantico tra Poldhu, G.B., e St. John, Terranova (3400 km.). Negli anni successivi, dimostrò che le
accuse di aver utilizzato invenzioni di altri erano infondate e dopo aver ottenuto il riconoscimento dell’invenzione anche
dal russo Popov che lavorava nello stesso campo, Marconi iniziò a sfruttare la radio economicamente vendendo
ricetrasmittenti e realizzando ad esempio un collegamento stabile tra grandi città dell’Adriatico (Bari, Venezia, Ancona e
Antivari). Dimostrò inoltre la grande utilità della radio nel salvataggio di vite umane in mare. Nel 1903 venne accolto in
Italia con grandi onori e nel 1909 ricevette il premio Nobel per la Fisica, ma tra cause legali, nuovi brevetti e ricerche,
negli anni successivi ebbe vita difficile. Malgrado la cecità da un occhio causata da un incidente d’auto e l’impegno
militare nella grande guerra la sua attività non si fermò. Dal 1918 si dedicò alla trasmissione in voce, spostò la sua
attenzione dalle onde lunghe a quelle corte, più adatte alle lunghe distanze, e, utilizzando il denaro ricavato dalla sua
invenzione, creò un’impresa (la Marconi Co.) e un laboratorio personale sul panfilo Elettra, nel frattempo acquistato. Nel
1919 dopo alcuni insoddisfacenti impegni politici, decise di tornare nel mondo della ricerca e dell’industria e tra il 1920
ed il 1930 ottenne altri grandi successi : riuscì a trasmettere un concerto, si dedicò alla ricerca sulle onde corte e alla
costruzione di potenti radiotrasmittenti per varie nazioni del mondo.
La ricerca sulle onde corte conclusa nel giro di pochi anni lo portò alla
stipula di numerosi contratti con molti governi compresa la Gran Bretagna
che voleva unire con la radio il suo impero. Nel frattempo Marconi divorziò e
si risposò continuando ad intrattenere rapporti col Fascismo dal quale ottenne
cariche e riconoscimenti. Nel 1930 i segnali radio trasmessi dall’Elettra
accesero le luci del Municipio di Sidney e nel 1931 quelle di Rio de Janeiro.
Mentre i suoi maggiori traffici industriali e commerciali rimanevano in Gran
Bretagna prese residenza in Roma dove nel 1927 fu colpito da un attacco di
angina pectoris. Purtroppo però nuove politiche dettate dall’importanza delle
trasmissioni, rivendicate dai governi e non più riservate ad imprese private
costrinsero Marconi a modificare l’indirizzo delle sue ultime ricerche (radar e
televisone). Morì nell’estate del 1937 a Roma, per un nuovo attacco di cuore
e in seguito alla notizia, le stazioni radio di tutto il mondo tacquero
contemporanemente per un minuto in suo onore.
Guglielmo
MARCONI
( 1874 – 1937 )
e il Centenario
della Radio
Guglielmo Marconi è l’uomo che per primo intuì l’utilizzazione delle onde
elettromagnetiche per trasmettere messaggi a distanza senza collegamenti a
filo e a Lui quindi si deve la scoperta della radio e delle sue applicazioni.
Nato a Bologna nel 1874 da padre italiano e madre inglese era un ragazzo
riservato dalla scadente attività scolastica : frequentò l’Istituto tecnico di
Livorno, ma non riuscì a superare l’esame di ammissione all’Accademia
Navale ne quello all’Università di Bologna.
Iniziò ad occuparsi di trasmissioni radio nel 1894 dopo aver letto un articolo
di H. Hertz sulle onde elettromagnetiche e averne parlato col prof. di fisica
A. Righi, suo vicino di casa ; lo fece in un piccolo laboratorio nelle soffitte
di Villa Griffone, dove abitava. Nell’autunno del 1984 costruì un oscillatore
ed una prima antenna esterna e nel 1985 fece la sua prima trasmissione :
riuscì a inviare segnali alla distanza di 2400 mt. e poi oltre la cima di una
vicina collina, compiendo così i primi esperimenti decisivi.
Marconi espone uno dei suoi modelli
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Nel 1909, Marconi ricevette il
Premio Nobel per la fisica con il
fisico tedesco Karl B. Braun.

 

 

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