Alessandro
VOLTA
Inventore
della Pila
( 1745 – 1827 )
Alessandro Volta nacque a Como nel 1745 ; rimasto presto
orfano di padre, fu affidato allo zio che provvide
alla sua prima educazione, avviandolo a studi umanistici non
adatti alla sua predisposizione. Si appassionò
infatti alle scienze naturali e alla allora misteriosa “Vis
Electrica” ossia all’elettricità statica che permeò tutti i
suoi studi successivi. Dopo aver effettuato alcuni
esperimenti preliminari, scrisse il suo primo studio “De vi
attractiva ignis electrici ac phaenomenis indipendentibus”
che inviò all’allora famoso Conte Beccaria col cui
appoggio ed amicizia, ottenne i primi riconoscimenti
scientifici. Nel 1775 dopo aver annunciato l’invenzione
dell’elettroforo, fu nominato professore di fisica
sperimentale alle scuole di Como dove iniziò a studiare anche
il gas delle paludi, ossia il metano, di cui scoprì le
caratteristiche. Tra il 1778 e il 1780, trasferitosi
all’Università di Pavia, mise a punto un “condensatore
di elettricità” e i concetti di “tensione e di “capacità
elettrica” e nel 1872 enunciò la prima legge quantitativa
dell’elettrostatica. Per questi studi e scoperte fu
nominato Rettore dell’Università di Pavia nel 1785 ed
eletto socio dell’Accademia delle scienze di Berlino e
della Royal Society di Londra. Nel 1793 occupandosi ancora
di gas, senza saperlo, enunciò la stessa legge
sulle pressioni dei gas che è nota sotto i nome di legge di
Dalton.
La scoperta della Pila avvenne nel 1799, ma fu resa nota,
nelle due versioni in cui la propose (a colonna e a
corona di tazze), nel 1800 alla Royal Society di Londra. Nel
1802 divenne membro della Consulta di Lione e
partecipò ai lavori per l’organizzazione della Repubblica
Cisalpina ; per questo suo impegno scientifico e
sociale fu nominato socio straniero dell’Accademia delle
Scienze di Parigi, nel 1805 Napoleone gli assegnò
una pensione, nel 1809 fu nominato senatore del Regno d’Italia
e nel 1814 gli fu riconosciuto il titolo di Conte.
Membro di numerose Accademie scientifiche italiane e
straniere, nel 1814 fu nominato direttore della facoltà
di Filosofia dell’Università di Pavia, incarico che tenne
fino al 1819 quando si ritirò a vita privata.
Morì a Como nel 1827.
Alessandro Volta è ricordato come l’inventore della Pila
elettrica, ma fu uno
scienziato che tra la fine del 18° secolo e la metà del
successivo divenne famoso
in tutto il mondo per i numerosi interessi scientifici che
coltivò, per le numerose
scoperte che produsse in varie
discipline
e perché il suo lavoro è all’origine
di
numerose ed importantissime scoperte effetuate da altri
ricercatori.
Volta è ricordato soprattutto per la scoperta della Pila
che ancora oggi è
uno stumento indispensabile, ma la sua curiosità
scientifica lo indusse a
occuparsi anche di altri settori scientifici nei quali però
dimostrò di non
essere sufficientemente preparato. Si ricordano a questo
proposito le
divergenze scientifiche per le quali ebbe dispute perdenti
sulla legge di
Coulomb e sui risultati del fisiologo Galvani in relazione
all’elettricità
animale, col quale ebbe una lunga ed inutile polemica,
sostenendo che
era indotta dall’uso di un “arco bimetallico”.
In qualsiasi caso però le sue scoperte sono alla base del
progresso
scientifico successivo : senza la pila non sarebbero stati
scoperti
qualche anno dopo molti elementi chimici come i metalli
alcalini (litio,
sodio, potassio, cesio, rubidio) e gli alcalino terrosi
(magnesio, calcio,
stronzio, bario) che sono alla base della chimica moderna e
non
sarebbero state inventate la radio e la televisione.
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