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L’estrazione dei Gronchi rosa
A scopo promozionale e per far partecipare il maggior numero possibile di visitatori a Romafil, la
Federazione ha deciso di organizzare un incentivo, che è stato molto apprezzato: l’estrazione a sorte
di sei Gronchi rosa, ovvero probabilmente il francobollo italiano più conosciuto anche dal grosso
pubblico non filatelista. All’evento è stato dato ampio risalto pubblicitario: pagine intere sono uscite
sulle edizioni romane de La Repubblica e Il Messaggero, e Radio Subasio ha ripetuto più annunci.
Il regolamento, approvato dai competenti organi dello Stato, prevedeva che tutti i visitatori potes-
sero registrarsi all’ingresso (il sistema impediva le doppie registrazioni); il pomeriggio di venerdì e
di sabato, alle 17, si sono svolte le due estrazioni, e il vincitore, per avere diritto al premio, avrebbe
dovuto essere fisicamente presente. La procedura si è svolta alla presenza di una funzionaria della
Camera di commercio di Roma a ciò delegata,
che ha verbalizzato e vegliato sulla regolari-
tà delle operazioni. In ambedue le giornate si è
dovuta ripetere un’estrazione, perché uno degli
estratti non era presente, ma alla fine tutti e sei i
Gronchi rosa sono stati assegnati. Tra gli estrat-
ti, qualcuno collezionava Repubblica e non lo
In alto: la coda alla registrazione. In basso: folla
all’estrazione.
Le estrazioni del secondo giorno: la sorte veste
i panni di Letizia Susi, figlia del noto filatelista
William.
aveva, e quindi il francobollo entrava nella sua
collezione; un altro estratto la collezionava ma lo
possedeva già. Un altro aveva altri interessi filatelici e quindi lo avrebbe scambiato. “Non l’ho mai vi-
sto dal vero, fatemelo vedere”, è stata un’altra dichiarazione. Ad ogni estrazione il pubblico, formato
da coloro che si erano registrati, era molto numeroso, segno della bontà dell’iniziativa.
A sinistra i vincitori di venerdì, a destra quelli di sabato.
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