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Intero Per tali motivi, ai fini espositivi, è consigliabile
maximum
Un’altra novità è nostrana: l’Italia nel 2001 ha
emesso un oggetto definito francobusta, pro-
dotto in seta per
rendere omaggio a
Como, città della
seta. È autoadesi-
vo e, come risulta
dalle istruzioni sul
retro, è stato rea-
lizzato come una busta che permette l’inserimen-
to di piccoli oggetti, tipo carte di credito, foto,
etc, ed usato come tale se non si toglie la pelli-
cola di plastica trasparente protettiva; altrimenti
può essere usato come francobollo per affrancare
grandi buste o pacchetti.
Molte di queste novità comportano difficoltà da
parte delle giurie per comprendere l’esatta ori-
gine di questi oggetti moderni ed il loro conse-
guente grado di ufficialità. Nel caso dei Pap fran-
cesi (pret-à-poster), per esempio, è praticamente
impossibile distinguere un intero ufficiale realiz-
zato dalla Poste nazionali e venduto in tutto il
paese da uno ufficiale autorizzato e venduto da-
gli uffici periferici delle Poste su iniziativa pro-
pria o di privati, ed ancora da uno non ufficiale
ma interamente privato, realizzato sovrastam-
pando un intero generico senza illustrazioni.
L’unico sistema è cercare di avere informazioni
e notizie precise in merito; oltretutto, il fatto che parlano della Federazione Italiana Bridge.
siano tutti viaggiati perché tutti postalmente va-
lidi rende più complicato valutarli esattamente.
79, aprile 2015
seguire una regoletta molto semplice: evitare di
utilizzare tutti gli interi postali moderni quando
non si è certi della loro ufficialità e comunque
quando siano seguenti all’anno 2000 e, soprat-
tutto, se si tratta di collezioni tematiche di alto
livello. Infatti è estremamente improbabile che
per documentare un certo passaggio tematico
non si possa trovare un elemento filatelico più
valido di uno di questi oggetti.
Sembra una domanda banale ma non lo è, so-
prattutto da quando si sono cominciate ad af-
fermate correnti di pensiero un po’ più moder-
niste...
L’intero postale è una carta valore e come tale
deve essere presentata nella sua interezza, pro-
prio come un francobollo. Poi bisogna rispettare
il regolamento in materia di esposizioni ed infine
seguire quelle che, invece, sono delle buone pras-
si che aiutano nella comprensione del documento
mostrato sul foglio.
È intuitivo che bisogna mostrare il lato dell’inte-
ro a seconda di dove sia posizionato il messaggio
tematico, sia esso dato dalle immagini e/o dai
testi che,
a volte,
posso-
no essere
comple-
menta-
ri come
in que-
sto caso:
l’impron-
ta ricorda
il Torneo Internazionale di Bridge di Roma
del 1983, che è stato motivo dell’emissione,
mentre sul lato sinistro i testi e l’illustrazione
Quando l’elemento tematico si trova sul lato
opposto a quello dell’indirizzo è questo, ovvia-
mente, il lato che deve essere mostrato, ma è op-
portuno adottare alcuni piccoli accorgimenti. Si
può accostare la riproduzione dell’impronta o, in
alternativa, apporre una breve nota postale (pae-
se emittente e, possibilmente, anno di emissione
quando questi dati non si evincono dal lato espo-
sto) che serva ad identificare l’intero, soprattutto
nel caso in cui esso sembri una cartolina illustra-
ta e corra il rischio di essere mal interpretato.
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