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La lettera del Presidente
di Piero Macrelli
Un po’ di chiarezza nella politica filatelica. La Consulta. L’attività nelle scuole. Le esposizioni. Italia
2015. Segnali di ripresa?
Questo numero esce con un po’ di ritardo, che ovviamente e legittimamente li venderanno
perché abbiamo voluto attendere che si a prezzi superiori al facciale. La Federazione ha
facesse un po’ di chiarezza nei rapporti protestato vivamente contro questo stato di cose,
con Poste Italiane e con il Ministero dello svi- che rischia di portare grave danno alla filatelia
luppo economico. C’erano infatti – e ci sono (è evidente che il filatelista che non trova più le
ancora – molti problemi e questioni aperte, do- novità è indotto a smettere di collezionare). La
mande poste dalla Federazione cui non era stata prima giustificazione a questo nuovo importo è
data alcuna risposta, punti chiave della politi- stata: fra un po’ aumentano le tariffe (da 0,70
ca filatelica d’oggi che avevano pesanti ricadute a 0,80) è inutile stampare tanti francobolli che
sul mondo collezionistico. Ne ho parlato diffu- fra un mese saranno inutili. Rispondo: prima di
samente anche nei numeri scorsi e nella recente tutto, non è vero che saranno inutili, basta distri-
Assemblea di Roma, e ora ve li ripropongo. Ora, buire bene i francobolli da 0,10; inoltre, ciò può
il 20 novembre scorso è stata convocata a Roma valere per i francobolli da 0,70, ma certo non per
la Consulta. Oltre che delle nuove emissioni, si quelli da 0,80. E invece, le emissioni non uscite a
è discusso anche di altri temi, toccando diversi Romafil (altro grave danno) ma posposte a dopo
punti, e il sottosegretario Giacomelli, che pre- l’aumento, pur con il nuovo facciale sono ancora
siedeva la riunione, si è impegnato a indire una stampate in 800.000 esemplari. La giustificazio-
riunione della Consulta per l’inizio del 2015, ne non era quindi quella. Le proteste dei filate-
dedicata non alla programmazione delle nuove listi, nonché degli altri esponenti della filatelia
emissioni ma alle questioni di carattere generale. organizzata, si sono levate, e ci è stato assicurato
Benissimo, è un segnale incoraggiante che rac- che dal 2015 le tirature sarebbero aumentate a
colgo e registro con piacere. In quella riunione 1,6 milioni. Quest’importo mi pare equo e, se
porteremo naturalmente tutte le istanze dei col- così sarà, c’è da essere soddisfatti.
lezionisti, il nostro disagio e le nostre proposte. I Naturalmente, proprio volendo ci sarebbe un me-
temi principali sono i seguenti. todo semplicissimo per stabilire le tirature (che
non è detto che debbano essere sempre uguali):
Tirature dei francobolli commemorativi. Sen- basterebbe chiedere il fabbisogno agli uffici po-
za andare, naturalmente, ai 20 milioni de- stali, fare la somma, aggiungere le necessità di
gli anni Sessanta, in tempi recenti la tiratura Filatelia, degli sportelli filatelici, dei negozi, dei
dei commemorativi è sempre stata in calo: da 5 commercianti, una piccola scorta e si ottiene il
sino ai 3,5-4 in media dei primi anni Duemila valore ottimale.
sino al 2010 circa, quando è scesa in media a
2,7 milioni. E così era sino a pochissime emissio- Un’altra giustificazione è quella che i ma-
ni fa. Ma, improvvisamente, le ultime emissioni gazzini sono pieni d’invenduti. 360 milio-
hanno avuto tirature molto più basse: 800.000 ni di pezzi, secondo una recente dichiarazione
esemplari! Se a questa cifra si sottraggono i cir- dell’amministratore delegato Caio. Vero senz’al-
ca 400.000 destinati da Poste Filatelia agli ab- tro, ma la soluzione è semplicissima, e investe
bonati, ai folder, alle tessere, alle cartoline, agli la questione della distribuzione dei francobolli
spazi filatelia etc, ne rimangono altri 400.000. negli uffici postali e nei tabaccai. Basta distri-
Poiché i fogli, in media, oggi sono di 28 fran- buirli e incentivarne la vendita! Oggi pare che si
cobolli, ciò fa circa 14.000 fogli. Distribuendo faccia di tutto per cercare di evitare di vendere
un foglio per ufficio postale, che sono 13.000, i francobolli (ordinari o commemorativi che sia-
rimangono mille fogli per il centinaio di spor- no). Gli impiegati allo sportello non ne hanno, o
telli filatelici, i negozi filatelici, i commercianti. ne hanno pochissimi; se qualcuno li chiede dico-
È evidente che il quantitativo è insufficiente, no “dia a me la sua lettera, le metto l’etichetta”;
e che i collezionisti d’Italia, che sono la gran- per alcune tipologie d’invii (la raccomandata1
de maggioranza, rischiano di rimanere senza le o i pacchi) l’uso dei francobolli è addirittura
novità, dovendo rivolgersi poi ai commercianti, vietato. Per quanto riguarda i commemorativi,
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