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che tempo la Società non collabori più alla formulazione dei programmi annuali, che pare essere diventata
compito esclusivo del Prof. Di Stasi, con evidente tale aggravio di lavoro da giustificare ampiamente i ritardi e
i disservizi verificatisi negli ultimi mesi;
Consulta per la Filatelia: nel nostro articolo è scritto: Tutte le richieste sono raccolte in un documento unita-
rio che viene utilizzato dalla Consulta per la filatelia, organo collegiale e consultivo del Ministero dello Sviluppo
Economico, che provvede alla definizione del programma filatelico annuale.
Appare evidente che si intende dire che chi provvede alla definizione del programma filatelico annuale è il Mi-
nistero, mentre la Consulta è solo un organo consultivo.
Date di emissione, tirature e valore nominale: Art. 10.4 del Contratto di programma: La Società, ricevuto
il programma, sottopone tempestivamente al Ministero le proprie motivate proposte circa la data di emissio-
ne, la tiratura ed il valore nominale di ciascun francobollo o intero postale, sulla base delle esigenze inerenti
all’espletamento del servizio postale nonché al mercato filatelico. Il Ministero adotta al riguardo le determina-
zioni di competenza secondo le modalità di legge.
Alla luce di quanto sopra non sembra essere scorretto affermare che il Ministero ratifica le date di emissione:
è ovvio che nella ratifica possono intervenire variazioni da parte del Ministero rispetto alle proposte inviate da
Poste.
Bollettino illustrativo: ogni comunicato stampa relativo ad una nuova emissione è accompagnato dalla foto
del o dei francobolli relativi alla nuova emissione e dal bollettino illustrativo, per cui ci è parso utile ed interes-
sante per i lettori dare anche questa informazione: d’altra parte nell’articolo non appare nessun coinvolgimento
del Ministero nella realizzazione di questo prodotto.
Commissione per lo studio e l’elaborazione delle carte-valori postali: in effetti l’informazione è errata e
priva di fondamento; un approfondimento della situazione ci ha permesso di appurare che non vi è un numero
fisso di bozzetti che Ipzs è tenuto a presentare all’organismo ministeriale.
Ci scusiamo per l’inesattezza, che per la verità non appare di grande importanza, e comunque provvederemo a
correggere la notizia pubblicando sulla rivista sia la Sua nota che la mia risposta.
Mi spiace comunque dover constatare come a fronte di un editoriale che tratta sentiti, importanti e vasti argo-
menti, una nota da parte del Gabinetto verta invece su alcune specifiche tecniche riguardanti un’informativa di
massima che ho inteso dare ai filatelisti, a margine di una trattazione ben più ampia e significativa.
Diversamente, vista l’indiscussa appartenenza dei francobolli al Mise quale Ente emittente, mi sarebbe piaciuto
leggere, ad esempio, quali iniziative siano state prese o si intendano prendere nei confronti di Poste Italiane in
ordine alla cronica carenza dei medesimi francobolli negli Uffici Postali, che da tanta parte dell’universo filate-
lico viene quotidianamente lamentata.
Tanto Le dovevo e con l’occasione invio cordiali saluti
Ing. Piero Macrelli Presidente Federazione fra le Società Filateliche Italiane

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Immediatamente prima di andare in stampa Poste ha diffuso le immagini di alcune nuove
emissioni. Le presentiamo qui, la descrizione dettagliata nel prossimo numero.

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