Federazione fra le Società Filateliche Italiane |
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FAQ sull'Interofilia / Cartoline postali
A cura di Franco Giannini e
CP 10 c. "Vitt.Em.II°", da Macerata ad Ancona, 31.12.1873.
La prima cartolina postale italiana fu emessa ufficialmente il 1° gennaio 1874 ma, come dimostra questo esemplare, era già stata distribuita il 31 dicembre, almeno dal pomeriggio. Aveva una tariffa di 10 centesimi, valida per tutto il Regno ma si poteva spedire nei paesi esteri a tariffa lettera (25 c.mi), integrando con francobolli. Dal 1876 fu ammessa per i paesi dell’UPU a 15 c. (20 c. per gli USA).
CP 15 c. "Umberto I°", da Palermo a Calcutta, 15.10.1888.
Nel 1883 furono create apposite cartoline da 15 c. e da 15+15 c., con cartoncino distintivo in celeste-grigio, per spedizioni nei paesi situati all’estremo raggio UPU, ossia con transito marittimo superiore alle 300 miglia. Tale sovrattassa di 5 centesimi fu abolita nel 1893.
Parte Risposta di CP.RP da 7 ½ c. "Umberto ovale", da Ljon (Francia) a Roma, 17.10.1903.
E’ talvolta successo che per utilizzare per l’estero (e viceversa) una cartolina postale interna con risposta pagata (c. 7 ½ + 7 ½), il mittente abbia aggiunto 2 c.mi e mezzo su ciascuna delle due parti, dividendo in due un francobollo da 5 c. o uno da 1 c. accoppiato con 2 c.. La tariffa estera era infatti di 10+10 c.
CP 5 c. "Unità", da Treviso per Luino, 27.11.1911.
Per la celebrazione del 50° anniversario dell’Unità d’Italia, fu distribuita una serie di cartoline postali illustrate di cui 20 nella normale tariffa da 10 c. e 20 (con le stesse vignette) in quella inconsueta da 5 c., prevista per cartoline con saluti e convenevoli. L’esemplare qui illustrato, che rappresenta al verso il "Plebiscito di Toscana", ne è un esempio
CP 60 c. "Michetti", da Maia Bassa (BZ) a Bregenz (Austria), 11.3.1930.
All’inizio del 1926 la tariffa della cartolina postale fu elevata a 75 c.mi, precedendo l’emissione del tipo da 60 c. e fu quindi necessario procedere ad integrazioni con francobolli per 15 c.mi, tranne che per spedizioni in Austria, Cecoslovacchia, Romania e Ungheria, che godevano di accordi postali con tariffe agevolate.
CP 20+5 c. "Città di Roma", da Roma a Littoria, 18.2.1938.
Questo tipo di cartoline fu emesso eccezionalmente nella tariffa "cinque parole di convenevoli", come indicato nella leggenda in basso a destra dove si precisa che negli altri casi (aggiunta di testo epistolare) si doveva completare la francatura a 30 c.mi, come nel caso qui esposto e che, al verso, illustra la Scalea del Campidoglio. I 5 centesimi rappresentano un costo di produzione.
CP 75 c. "imperiale", da Venezia a Digione, 20.5.1940.
L’esemplare presentato, nella regolare tariffa estera da 75 c.mi, è stato spedito all’estero per raccomandata (L. 1,50), integrato con una coppia di francobolli gemelli da 75 c.mi.
CP 70 c. di posta aerea, da Venezia a Napoli, 7.7.1943.
Nel 1943 fu emessa una coppia di cartoline da 60 e da 70 centesimi con tariffa incorporata per spedizioni aeree all’interno. La prima per servire i militari di truppa e la seconda per i civili e i graduati, come nel caso qui illustrato. Il loro impiego in tariffa fu assai limitato.
CP 50 c. "impero" sovrastampata con fascio e dicitura della RSI, da Trento a Torbole sul Garda (TN), 5.3.1945.
L’aumento del 1.10.1945 che portò la tariffa della cartolina postale da 30 a 50 c.mi, rese naturale l’utilizzo di pezzi poco usati in precedenza a causa del loro valore facciale, come nel caso di questo esemplare.
CP 1,20 l. su 30 c. RSI, "mascherina", da Rieti a Leonessa (RI), 22.11.1945.
Motivi di economia indussero al riutilizzo mediante sovrastampa di una certa giacenza di cartoline postali da 30 c.mi, soprastampate in precedenza dal governo della R.S.I. prima dell’occupazione di Roma da parte degli Alleati. L’esemplare qui riprodotto è stato spedito per raccomandazione aperta con ricevuta di ritorno nelle esatte tariffe di 1,20 più 2,40 lire. (La raccomandata "chiusa" pagava 5 lire).