Federazione fra le Società Filateliche Italiane |
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Le due Repubbliche a San Marino
Mostra di storia della posta e di filatelia della Repubblica di San Marino
Palazzo S.U.M.S., via Piana 1, 47890 San Marino
8 aprile - 7 maggio 2006, orario continuato, dalle 10 alle 18
Ingresso libero
Azienda Autonoma di Stato Filatelica e Numismatica: tel. 0549.88.23.50, www.aasfn.sm, e-mail
aasfn3@omniway.sm.
Anche a San Marino la comunicazione affonda le sue radici in secoli orsono. Dopo i rapporti sporadici che i cittadini del Titano, indipendenti sin dall'alba dell'era volgare, intrattenevano con il resto d'Italia e del mondo con le comunicazioni epistolari, sin dal Seicento il Consiglio della Rocca deliberò di «eleggere un postiglione che vadi a pigliare et porti le lettere alla posta di Rimino». Fu l'atto di nascita delle poste sammarinesi. Da allora gli scambi postali con il resto del mondo avvennero tramite l'ufficio postale di Rimini, prima pontificio, poi italiano. Ininterrotte, quindi, le relazioni postali sammarinesi con l'Italia, negli ultimi quattro secoli. Che ora, insieme alla storia della posta sammarinese con le sue particolarissime specificità, verranno presentate in una grande mostra di storia della posta e della filatelia. La Mostra. "Le due Repubbliche" è il titolo dell'esposizione inaugurata presso la sede della
Fondazione San Marino l'8 aprile 2006, e che chiuderà i battenti il 7 maggio. I francobolli. Per l'occasione, il 5 aprile, l’Azienda Autonoma di Stato Filatelica e Numismatica di San Marino e le Poste Italiane emettono ciascuna un foglietto celebrativo (tiratura: 550.000 foglietti per la versione Italiana e 150.000 per la versione di San Marino). L'Italia ha emesso anche il francobollo in fogli (valore € 0,62, tiratura due milioni di pezzi). I due foglietti hanno una impostazione grafica comune, sono disegnati da Anna Maria Maresca e Nicoletta Ceccoli, recano un francobollo d’Italia ed uno di San Marino, disposti specularmente, ed un’immagine allegorica in alto, due donne vestite con i colori rappresentativi della bandiera italiana e sammarinese, ciascuna delle quali ha in mano il proprio Stato ed il proprio Palazzo parlamentare. I francobolli all'interno raffigurano un particolare della facciata del Palazzo di Montecitorio a Roma e del Palazzo Pubblico a San Marino. I due foglietti, identici nell'impostazione generale, si differenziano per la posizione del francobollo della rispettiva nazione e per le due scritte verticali. Il catalogo. E' stato edito un catalogo, tutto a colori, di 256 pagine, a cura di Bruno Crevato-Selvaggi: in 22 capitoli ripercorre la mostra nei suoi testi e nelle sue immagini. Ecco l'indice: 1. Il medioevo e l’età moderna Il Cap.3 è disponibile in formato PDF per la consultazione. |
La sede della Mostra, presso il Palazzo della Mutuo Soccorso (Società Unione e Mutuo Soccorso), sito in Via Piana 1. Per altre informazioni sulla sede: Fondazione San Marino Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino - S.U.M.S.
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La più antica lettera conosciuta giunta a San Marino, ben prima dell’istituzione di un regolare servizio di postiglione per il trasporto delle lettere fra San Marino e l’ufficio postale di Rimini, è questa del 6 ottobre 1360, scritta da Paolo, conte di Montefeltro, ed indirizzata ai Capitani Reggenti con la formula: «Prudentibus viris Capitaneis Terre Sancti Marini amicis nostris karissimis». La lettera è conservata nell’Archivio Pubblico dello Stato di San Marino, che l’ha gentilmente messa a disposizione. Nell’età moderna, in un momento felice per i traffici e le attività commerciali, la Repubblica di San Marino decise di organizzare le proprie comunicazioni con il territorio circostante. La stazione di posta più vicina a San Marino era quella di Rimini in territorio pontificio, toccata dalla tradizionale e costiera via postale veloce dei corrieri veneti che dalle terre di San Marco arrivava a Roma e dalla via pontificia che da Roma andavano ad Ancona e Bologna. Così, per organizzare comunicazioni, nella seduta del 7 ottobre 1607 il Consiglio Principe e Sovrano stabilì «di elleggere un Postiglione che vadi a pigliare et porti le lettere alla posta di Rimino». Questo è il testo originale riportato nel verbale negli «Atti del Consiglio Principe», nel libro «M», che riporta gli atti dal 1604 al 1609.
27 aprile 1702. Lettera da San Marino a Verucchio; si tratta della più antica lettera oggi conosciuta in partenza da San Marino. La lettera venne scritta dai Capitani Reggenti.
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Provvisorio "ferro di cavallo" III tipo, con doppio cerchio di foggia tipica sardo-italiana, in azzurro, introdotto nel febbraio 1865. Provvisorio "ferro di cavallo" III tipo, con doppio cerchio in azzurro abbinato ad annullatore a punti I tipo, introdotto nel maggio 1866. 2c tipo 1877, l'unico interspazio di gruppo noto. Uno dei reperti filatelici più famosi ed affascinanti di San Marino è il foglio della “lira rossa”. Il 10 luglio 1892 venne emesso un francobollo da 1 lira (all’epoca un alto valore) in colore carminio, che i collezionisti chiamano famigliarmente “lira rossa” per distinguerla da quella, identica nel disegno ma d’altro colore, emessa il 30 settembre 1894 e detta “lira azzurra”. Della “lira rossa” furono preparati solo 5.000 esemplari, stampati in fogli da 100 francobolli, cioè solo 50 fogli interi, e di questi, solo uno si è conservato integro. Il foglio intero della “lira rossa” è un pezzo filatelico d’eccezione, ben conosciuto dai cittadini sammarinesi anche non filatelisti che sono orgogliosi del possesso pubblico di questo gioiello. È oggi conservato nel “pozzetto”, cioè nel tesoro dello Stato, e non viene mai esposto al pubblico. In occasione della mostra il Congresso di Stato ha eccezionalmente concesso il prestito del foglio. Sarà esposto solo sabato 8 e domenica 9 aprile, per essere poi sostituito da una sua fotografia.
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L'Azienda Autonoma di Stato Filatelica e Numismatica sarà sempre presente nella sede della manifestazione con un proprio spazio informativo e di offerta della propria più recente produzione.
Per informazioni:
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aasfn3@omniway.sm.
Federazione fra le Società Filateliche Italiane: tel. 0541.28420, e-mail pmacrelli@adhoc.net