Federazione fra le Società Filateliche Italiane |
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Un successo la mostra "Il Regno d'Italia" a Montecitorio
Quasi diecimila i visitatori fra rappresentanti delle istituzioni, collezionisti e soprattutto cittadini non filatelisti e scolaresche: tutti giunti a Montecitorio per visitare la mostra filatelica "Il Regno d'Italia nella posta e nella filatelia" allestita dal 9 al 16 febbraio.
Ironia della sorte, allestita proprio nella prestigiosa e storica sala della Lupa, in cui il 10 giugno di sessanta anni fa la Corte di Cassazione proclamava i risultati del referendum con il quale gli italiani sancivano la fine della monarchia e la nascita della repubblica. La mostra, che ha celebrato il regno d'Italia dal punto di vista filatelico e storico-postale secondo un itinerario rigoroso e organico di ottantaquattro pannelli di immediata leggibilità - ognuno con testo illustrativo e mille e duecento documenti offerti dagli oltre centotrenta prestatori - conclude l'affresco storico inaugurato nel 1999 dall'esposizione "Dagli antichi Stati all'Unità d'Italia" e integrato nel 2003 con "La Repubblica italiana".
L'interesse dimostrato dai cittadini si è dimostrato anche dal tempo medio di visita: più di un'ora, con la lettura completa dei testi dei pannelli, scritti in fgrande formato, non nei normali fogli d'album.
"Il gotha della filatelia italiana"
"Qui c'è il gotha della filatelia nazionale" così ha commentato il ministro Giovanardi, grande appassionato di filatelia,
rivolgendosi al pubblico presente alla cerimonia di inaugurazione della mostra, il 9 febbraio.
A rendere solenne l'evento romano, infatti, anche la presenza del presidente della Camera Pier Ferdinando Casini, che ha
inaugurato la mostra, accompagnato dal ministro della Comunicazioni Mario Landolfi, dal ministro dei Rapporti con il
Parlamento e promotore in pectore dell'evento, Carlo Giovanardi, dall'amministratore delegato di Poste Italiane Massimo
Sarmi, dal presidente della Federazione fra le società filateliche italiane Piero Macrelli, dal curatore Bruno
Crevato-Selvaggi, insieme a studiosi, appassionati, giornalisti e commercianti filatelici.
Fra questi il direttore dei servizi postali del ministero delle Comunicazioni Mario Fiorentino, il direttore dell'Istituto di
studi storici e postali di Prato Andrea Giuntini, Marisa Giannini ed Augusto Preziosi della divisione Filatelia di Poste
Italiane e tantissimi altri: 380 persone erano presenti all'inaugurazione.
Hanno successivamente visitato la mostra anche alcuni politici appassionati di filatelia, fra cui i parlamentari Giorgio Benvenuto e Fabio Mussi, oltre ai giudici della Corte Costituzionale
Maria Rita Saulle e Gaetano Silvestri, e il principe Emanuele Filiberto di Savoia.
I protagonisti: i documenti esposti
La volontà narrativa, questa la linea rossa che accomuna i milleduecento reperti postali e filatelici esposti in mostra: alcuni,
comuni, utili o modesti, esposti a fianco di rarità filateliche, inedite o esposte in infrequenti occasioni. Documenti apparentemente
disomogenei affiancati nel comune intento di narrare la storia del Regno attraverso testimonianze concrete e "parlanti": c'erano
reperti di provenienza istituzionale come bozzetti, saggi e prove dal Museo Postale Italiano. Ma la maggior parte dei pezzi era
stata prestata da numerosissimi collezionisti cui, non casualmente, è andato il plauso del ministro Giovanardi.
Fra i tanti documenti, ha catalizzato l'attenzione, se non altro per le dimensioni ragguardevoli, un eccezionale libro di stampe di
lusso preparato dall'Officina carte-valori nel 1911 ed esposto al pubblico soltanto nell'esposizione nazionale di quel lontano anno,
esposto grazie alla liberalità di Lorenzo Toglia dell'Ispettorato carte-valori del ministero dell'Economia e Finanze,
proprietario del prezioso reperto.
Molto ammirati il foglio intero del 60c umbertino e la dimostrazione iconografica del passaggio fra monarchia e repubblica. Ma
erano affollati anche i primi quadri, che presentavano una raccolta d'eccellenza di alcune fra le massime rarità della filatelia
classica italiana: forse per la prima volta comparivano insieme i primi francobolli usati in Italia, la lettera pontificia con 5
scudi, l'esacolore di Sicilia, il 3 lire di Toscana, l'80c di Parma, la striscia di 3 dell'80c di Modena. Curiosità ed emozione
hanno suscitato anche le lettere da Roma del 20 settembre 1870, con l'uso di francobolli pontifici e italiani, e la cronaca dal vivo
di quegli avvenimenti.
Foto Ufficio Stampa Camera dei Deputati.
Lunghe code per il carnet
Nonostante Poste Italiane avesse annunciato la tiratura di 300.000 libretti, ben 200.000 in più quindi rispetto al precedente del
2003, forse per il timore di un nuovo caso "carnet Montecitorio" fin dal mattino si è creata una lunga coda di persone in attesa di
acquistare il libretto (quattro francobolli per € 2,40 di valore nominale). Ecco i dati sulla distribuzione dei 300.000 libretti:
50.000 all'ufficio speciale di Montecitorio (tre a testa); 5.000 allo spazio filatelico di Milano (tre a testa); 5.000 allo spazio
filatelico di Roma (tre a testa); 80.000 agli abbonati del servizio novità di Poste Italiane; 20.000 ai nuovi abbonati AFIP; 20.000
ai nuovi abbonati FSFI; 120.000 nei 300 sportelli filatelici di Poste Italiane (tre a testa). La fornitura degli sportelli filatelici
in tutta Italia è iniziata dalla settimana scorsa ed è in via di completamernto in questi giorni.
Foto Sorani
Per chi non ha visitato la mostra, il catalogo
All'esposizione si è accompagnato un volume, insieme catalogo e opera a sè che offre un panorama completo delle vicende storiche
italiane dal 1961 al 1946 nella prospettiva postale e filatelica. L'opera, compiutamente redatta e riccamente illustrata (due tomi
in cofanetto, per complessive 864 pagine; a ogni capitolo corrisponde un quadro espositivo della mostra), è edita dalla Divisione
Filatelia di Poste Italiane. Ha la presentazione del presidente della Camera Casini, dei ministri Mario Landolfi e Carlo
Giovanardi, dei vertici di Poste Italiane, il presidente Vittorio Mincato, il vicepresidente Nunzio Guglielmino, l'amministratore
delegato Massimo Sarmi, il direttore della Divisione Filatelia, Marisa Giannini, del presidente della FSFI Piero Macrelli. Ne
è autore Bruno Crevato-Selvaggi cui va anche il merito di aver voluto inserire raffinate citazioni a commento dei capitoli.
Prezzo di copertina: € 60,00.
Il foglietto erinnofilo
Il Poligrafico ha realizzato un foglietto erinnofilo in 2.000 esemplari numerati, disegnato da Anna Maria Maresca, in quattro
colori più oro a caldo che raffigura, all'interno di una cornice in oro, la versione miniata del frontespizio dello statuto
albertino, conservato al museo nazionale del Risorgimento italiano di Torino; sul lato sinistro un particolare di palazzo
Montecitorio. Il foglietto viene offerto gratuitamente ai prestatori.
L'eco dei media
La notizia della mostra, oltre che essere stata ripresa dalle testate specializzate, ha avuto passaggi in TV nelle cronache dei
servizi parlamentari, su Unomattina e sui TG nazionali. Sulla stampa, è stata pubblicata sul Corriere della Sera, sul Messaggero, su
Panorama, su Il Mondo e numerose testate regionali.
Su "Panorama" monta il caso "Gaffe filatelica"
Quando la mostra aveva chiuso i battenti, è uscita su Panorama la notizia di una presunta "gaffe filatelica" per una presunta
inesattezza contenuta nell'emissione: sul francobollo da € 0,60, infatti, compare lo stemma della famiglia Savoia e non piuttosto
quello del regno d'Italia, cui la mostra è dedicata.
Ebbene, nessuna gaffe: l'intendimento era proprio quello di riprodurre lo stemma dei Savoia e non quello dello Stato: per coerenza
con i re e principi della casata effigiati sul francobollo, perché lo stemma sabaudo è graficamente più adatto a essere riprodotto nel
ristretto spazio della vignetta e per l'impossibilità di scegliere fra le versioni adottate nel tempo dallo stemma del regno.
Altre informazioni
Presentazione della mostra.
Cerimonia di inaugurazione.
Altre mostre filateliche a Montecitorio
1999 -
Dagli antichi stati all'Unità d'Italia.
2003 - La Repubblica italiana.