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Il Regno d'Italia a Montecitorio dal 9 al 16 febbraio 2006

Dopo il 1999 ed il 2003, ancora una volta la grande filatelia ritorna a palazzo Montecitorio, sede della Camera dei Deputati, in una prestigiosa sala ricca di patrie memorie: la sala della Lupa, il più che bimillenario simbolo di Roma.
Nel 1999 si tenne l’esposizione “Dagli antichi Stati all’Unità d’Italia”, seguita nel 2003 da “La Repubblica italiana”.

Ora, questa mostra filatelica ha per tema “Il Regno d’Italia” e chiude il grande affresco della storia recente d’Italia, dalla frammentazione politica in cui l’Italia uscì divisa dal congresso di Vienna sino ai giorni nostri, passando per i momenti difficili ed esaltanti della formazione dello Stato unitario, la presa del Veneto e di Roma, la prima guerra mondiale che vide il compimento dell’unità nazionale, il fascismo, la seconda guerra mondiale che vide la dolorosissima amputazione di un lembo di patria, il rinnovato clima democratico.

“Il Regno d’Italia” si svolge dal 9 al 16 febbraio 2006, con ingresso libero. La mostra è promossa dal Gruppo Parlamentari amici della filatelia e organizzata dalla Camera dei Deputati e dalla Federazione fra le Società Filateliche Italiane con il concorso di Poste Italiane.
Si fregia dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e dei patrocini della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dei ministri dei beni e delle attività culturali, delle comunicazioni e dell’istruzione, università e ricerca scientifica. Inoltre, ha il patrocinio anche di una prestigiosa istituzione filatelica europea, l’Académie Européenne de Philatélie, che raggruppa filatelisti d’eccellenza in tutta Europa.

Palazzo Montecitorio

Orari. Inaugurazione, ad invito, giovedì 9 febbraio alle ore 12. Apertura al pubblico giovedì 9 dalle ore 15 e sino alle 18 (ingresso entro le 17.30); nei giorni dal 10 al 16 febbraio con orario 10-18 (ingresso entro le 17.30).

Organizzazione. Camera dei Deputati, Federazione fra le Società Filateliche Italiane, Gruppo Parlamentari amici della filatelia

Curatore scientifico e organizzativo. Bruno Crevato-Selvaggi.

Francobollo. Il giorno dell'inaugurazione è stato emesso da Poste Italiane un francobollo celebrativo da € 0,60 (per corriere prioritario). 
Il francobollo è opera di Anna Maria Maresca; riproduce quattro francobolli italiani: uno del 1879 raffigurante il re Umberto I, uno del 1863 con il re Vittorio Emanuele II, un altro del 1901 con Vittorio Emanuele III. Questi tre francobolli non sono disposti in ordine cronologico, ma secondo il colore, in modo da formare (verde, bianco, rosso) il tricolore italiano. In basso il francobollo emesso nel 1930 per le nozze di Umberto, allora principe di Piemonte, che poi divenne Umberto II, l'ultimo re. Durante il suo breve regno non venne emesso nessun francobollo con la sua effigie.
Il francobollo è emesso anche in libretto di quattro francobolli (carnet), realizzato in 300.000 esemplari: 50.000 saranno in vendita alla mostra (non più di 3 a persona), 5.000 agli sportelli filatelici di Roma e Milano, gli altri ai filatelisti ed ai professionisti secondo gli abbonamenti aperti. Il francobollo è anche il simbolo della mostra.

Foglietto erinnofilo. Nell'occasione della mostra, l'Istituto Poligrafico Zecca dello Stato ha emesso un foglietto erinnofilo celebrativo, che raffigura un'immagine miniata dell'incipit dello Statuto albertino, che si conserva all'Archivio di Stato di Torino e raffigura il re Carlo Alberto, oltre alle diciture di riferimento dell'evento che si terrà alla Camera dei Deputati dal 9 al 16 febbraio. L'Istituto aveva già emesso un foglietto erinnofilo, che arricchisce la collezione di queste ricercate emissioni, in occasione della mostra del 2003.
Comunicato stampa IPZSFormato PDF, circa 50 KB.

Il catalogo. Scritto da Bruno Crevato-Selvaggi; due volumi in cofanetto di pagg. XX+412 e 432; edizioni Poste Italiane; prezzo di copertina 60 euro. Ogni capitolo equivale ad un pannello della mostra; le fotografie e le loro didascalie sono le stesse della mostra; solo il testo sarà ampliato. E' concepito per essere il catalogo della mostra ma anche un volume autonomo, che offre uno sguardo panoramico su tutta la filatelia del regno d'Italia, destinato a rimanere per lungo tempo un punto fermo nell'editoria filatelica italiana. In anteprima, presentiamo qui due capitoli, il 2 ed il 29:
Cap. 02. La formazione del regno d'Italia
Cap. 29. Il trasporto della postaFormato PDF, circa 1 MB.

Gli ottantacinque anni che vanno dal 1861, formazione del regno d’Italia al 1946, cambio istituzionale che per volontà del popolo italiano ha eretto in repubblica la nostra patria sono, è persino ozioso dirlo, un momento centrale e cruciale della storia recente d’Italia. Lo si può leggere dai più diversi punti di vista. La mostra propone quello, certo inusuale ma sicuramente non marginale, della posta, che in quegli anni ebbe una centralità sociale tale da permettere un equilibrato racconto degli eventi solo con essa.
L’ottica è ampia e generale, non focalizzata su aspetti specifici profondamente analizzati ma antologica e di sintesi, dove è sufficiente un pezzo per illustrare, quasi paradigmaticamente, un tema od una situazione. Lo sguardo è sommessamente immerso nell’ampia e generale prospettiva d’una storia d’Italia raccontata con la storia postale.
Fare storia postale significa indagare i fenomeni di comunicazione organizzata privilegiando i versanti della materialità. Si tratta di un nuovo, fecondo modo d’approccio che ricollega discipline diverse tra loro come la storia sociale e quella della cultura, l’epistolografia, la storia dell’amministrazione e d’impresa, la storia economica, la geografia storica, altre discipline ausiliarie ancora, nonché il collezionismo filatelico.
Ed è con il collezionismo filatelico, cioè con il materiale che competenti ed appassionati filatelisti hanno sottratto all’ingiuria del tempo, che è allestita questa mostra. I reperti esposti e proposti all’attenzione del pubblico sono francobolli, cartoline, biglietti postali, buste, altro materiale ancora del vastissimo mondo della posta. Il materiale è di proprietà dei prestatori, e con liberalità è stato messo a disposizione per la mostra. L’elenco di costoro è lungo, a duplice testimonianza di quanto sia diffusa in Italia la passione filatelica ma anche lo spirito di volontariato culturale e di collaborazione amichevole da essi dimostrato.
La scelta dei reperti ha cercato di coniugare illustrazione del soggetto, organicità di discorso e fascino filatelico, che vuol dire rarità ed importanza. Così, ugualmente essenziali al dipanarsi del tema, oggetti interessanti, curiosi, usuali, utili o modesti fanno bella mostra di sé a fianco di rarità filateliche, sempre apprezzate dai filatelisti: mai selezionate solo come tali, ma esclusivamente in funzione dello sviluppo della narrazione.
Vi sono poi in esposizione anche pezzi filatelici d’eccellenza mai prima pubblicati, assieme ad altri che lo sono stati solo in pochissime occasioni, nonché materiale di provenienza istituzionale come bozzetti, saggi e prove dal museo postale italiano. Ancora, un quadro “filatelico” ed un eccezionale libro di stampe di lusso preparato dall’Officina carte-valori nel 1911 e mai prima d’ora visto dal pubblico, se non nell’esposizione nazionale di quel lontano anno.

La sala della Lupa

La cerimonia di inaugurazione
Altre immagini della cerimonia di inaugurazione

Carnet di 4 francobolli

Un pregio importante è l’organicità del piano. Vicende che si sviluppano per un lungo lasso di tempo, complessità politica e geografica della materia hanno dipanato diversi fili che, con una serie di rimandi, si riannodano negli ottantaquatto quadri della mostra e nei milleduecento pezzi esposti. Alla fine, il nesso esiste, e racconta la storia d’Italia dal periodo preunitario alla formazione del regno al primo re, Vittorio Emanuele II. Le vicende della posta internazionale, con il transito della valigia per le Indie per Brindisi e l’Italia e le difficili relazioni con l’estero prima della convenzione postale generale del 1875; l’apertura di uffici postali in territori esteri; le prime avventure coloniali in Eritrea. Poi il nuovo re, Umberto I, e l’avventura coloniale in Somalia. Con Vittorio Emanuele III cambiarono ancora le carte-valori postali; si conquistarono Libia e Dodecaneso; ci fu la prima guerra mondiale. La posta ed i francobolli misero le ali; si diversificarono le carte-valori e le offerte postali. Il fascismo intervenì pesantemente anche nella filatelia. Infine, la seconda guerra mondiale, con le prime conquiste, poi la disfatta, il crollo del regime, il nuovo vento di libertà sino all’ultimo re, Umberto II, ed al cambio istituzionale.

Piano della mostra. La mostra si sviluppa in 84 quadri e due bacheche. La distribuzione dei quadri nella sala è articolata in uno spazio aperto che permette una visione d’insieme ed ha un naturale punto focale e d’aggregazione nel centro della sala, come una piazzetta, a somiglianza del naturale e storico centro della vita italiana. Questo l'elenco dei quadri in cui si articolerà la mostra.

Prima parte
01 Prima dell’Unità
02 La formazione del regno d’Italia
03 I primi anni del nuovo regno: il 1861 ed il 1862
04 I primi anni del nuovo regno: il 1863
05 La prima serie italiana
06 L’Italia fuori dai confini
07 La terza guerra d’indipendenza
08 Roma capitale
09 Gli ultimi anni di Vittorio Emanuele II
10 La posta per l’estero prima del 1875
11 La valigia delle Indie attraverso l’Italia
12 Umberto I, il nuovo re
13 I francobolli di Umberto
14 Le cartoline postali di Umberto
15 Gli uffici postali italiani all’estero
16 L’Eritrea, la prima colonia
17 Il ruolo internazionale dell’Italia
18 Vittorio Emanuele III, il nuovo re
19 Le carte-valori ordinarie
20 Gli uffici nel Levante
21 La Somalia
22 I disastri e la posta
23 I primi commemorativi
24 Il cinquantenario del regno
25 I primi voli con la posta
26 La guerra di Libia
27 L’inizio della colonizzazione della Libia
28 La conquista dell’Egeo
29 Il trasporto della posta
30 Il telegrafo e le telecomunicazioni
31 La prima guerra mondiale: dal 24 maggio a Caporetto
32 La prima guerra mondiale: da Caporetto a Vittorio Veneto
33 Il compimento dell’Unità
34 Fiume
35 Strascichi di guerra: i vinti
36 Strascichi di guerra: le occupazioni e le missioni
37 Dal dopoguerra all’Imperiale: le carte-valori ordinarie
38 Dal dopoguerra all’Imperiale: i commemorativi
39 Pubblicità in posta: una gamma di offerte
40 Pubblicità in posta: le carte-valori
41 Un altro Stato all’interno del regno: San Marino
 


Uno dei due fogli interi da 400 esemplari di francobolli
dell'Ottocento (ambedue al museo postale italiano).

 


L'unico foglio intero esistente di cartolina
postale italiana (collezione Sopracordevole).

Seconda parte
42 La gamma delle offerte postali
43 I servizi accessori: la raccomandazione e l’assicurazione
44 I servizi accessori: l’espresso
45 I servizi accessori: la posta pneumatica
46 Il servizio dei pacchi postali
47 Esenzioni e franchigie
48 I servizi a denaro
49 Gli altri servizi
50 Gli uffici ed i loro bolli
51 Le linee aeree civili
52 Un nuovo sistema d’affrancatura
53 La serie artistica, poi imperiale
54 Le tecniche di stampa delle carte-valori postali italiane: tipografia, litografia, calcografia
55 Le tecniche di stampa delle carte-valori postali italiane: rotocalcografia
56 Il Concordato ed un altro nuovo Stato all’interno del regno
57 Le grandi serie commemorative sino al 1934
58 Le cartoline illustrate
59 Le grandi crociere aeree
60 La crociera atlantica del decennale
61 Le colonie nel dopoguerra: la Libia
62 Le colonie nel dopoguerra: il corno d’Africa
63 I giri coloniali e le emissioni generali per le colonie
64 I possedimenti italiani
65 Il compleanno del re
66 Il regime in posta
67 La conquista dell’Etiopia
68 L’impero
69 La guerra di Spagna
70 La quarta sponda
71 Gli ultimi commemorativi
72 Il regno separato d’Albania
73 La seconda guerra mondiale
74 Le occupazioni e le annessioni
75 I rovesci della guerra
76 L’8 settembre 1943 e le sue conseguenze
77 Il regno del sud e la Luogotenenza
78 Le Forze Armate straniere in Italia
79 La fine della guerra
80 La tragedia del confine orientale
81 Dall’ottobre 1945 ad Umberto II
82 Umberto II, il re di maggio
83 L’epilogo: il referendum e la repubblica
 


3 giugno 1861. Il primo ufficio ambulante ferroviario
istituito in Italia fu il Torino-Genova, che usò bolli
con l’indicazione LINEA DI GENOVA. Il bollo NOVI
venne apposto anch’esso a bordo per indicare la
stazione ove la lettera era stata ricevuta.

 


13 aprile 1940. Eccezionale la vicenda di questa
raccomandata aerea: spedita a Saigon, non venne
recapitata ma restituita al mittente; a causa degli
eventi bellici rimase bloccata a Bangkok, e venne
rinviata in Italia solo nell'ottobre 1945. Rimase
giacente a Cuneo perché mancava l'indirizzo del
mittente; nel 1962, secondo il codice postale, venne
aperta, fu trovato l'indirizzo e, ventidue anni dopo
l'invio, fu resa al mittente.

   
Istituzioni che hanno collaborato:
Biblioteca del Ministero delle comunicazioni
Istituto di studi storici postali - Prato
Istituto Poligrafico Zecca dello Stato
Ministero dell’economia e delle finanze, Dipartimento del tesoro
Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa
Museo storico delle poste e telecomunicazioni
Poste Italiane
 
 
Prestatori:
Renzo Aldighieri
Stefano Alessio
Leonardo Allegretta
Michele Amorosi
Filippo Angelini
Valter Astolfi
Helmut Avi
Nello Bagni
Elio Balossini
Alberto Barcella
Enrico Bertazzoli
Paolo Bianchi
Paolo Bianco
Filippo Bizzarri
Eugenio B. Bolleri
Federico Borromeo
Giovanni Boschetti
Maurice Boule
Giorgio Brusa
Ruggero Buzzetti
Beniamino Cadioli
Maurizio Caimmi
Toni Caldiron
Furio Calzamatta
Gaetano Candia
Renato Capuano
Corrado Carli
Mario Carloni
Benito Carobene
Lorenzo Carra
Gianni Carraro
Enrico Carsetti
Michele Caso
Luigi Ruggero Cataldi
Sandro Cavallini
Ennio Cavazzoni
Aldo Cecchi
Luigi A. Ciampi
Carlo Cetteo Cipriani
Giorgio Colla
Piero Corsi
Bruno Crevato-Selvaggi
Francesco D’Alessandro
Mauro Dalla Casa
Giovanni Delera
Gianni Deppieri
Raffaele Diena
Aristide Donà
Claudio Dutto
Egidio Errani
Paolo Fabrizio
Mario Ferrazzi
Franco Ferretti
Franco Filanci
Mauro Francaviglia
Andrea Francesconi
Giovanni Fulcheris
Emanuele Gabbini
Riccardo Garelli
Renato Giacomoantonio
Franco Giannini
Carlo Giovanardi
Ezio Gorretta
Francesco Grandinetti
Giampiero Guarducci
Paolo Guglielminetti
Luigi Impallomeni
Luca Lavagnino
Pietro Lazzerini
Sergio Leali
Lino Lensi
Fiorenzo Longhi
Giorgio Khouzam
Piero Macrelli
Giorgio Magnani
Jean-Pierre Magne
Angelo Maj
Vito Mancini
Marcello Manelli
Mario Mangano
Andrea Marini
Christian Marsanoux
Thomas Mathà
Massimo Mazzella
Mario Mentaschi
Mario Merone
Ambretta Mondolfo
Alessandro Moro
Sergio Nones
Gaetano Palmigiano
Albano Parini
Nicolino Parlapiano
Michele Passoni
Gianfranco Pastormerlo
Giorgio Pavan
Dario Peretti
Fabio Petrini
Gianfranco Poggi
Daniele Poletti
Cesare Rialdi
Flavio Riccitelli
Franco Rigo
Italo Robetti
Valerio Rossi
Pierpaolo Rupena
Gino Sambucco
Piero Santangelo
Andrea Santostefano
Roberto Sciaky
Mario Seminara
Francesco Serrao
Emilio Simonazzi
Carlo Sopracordevole
Fabio Sottoriva
Enio Spurio
Domenico Tagliente
Maurizio Tecardi
Vincenza Trentinella
Rolando Truglio
Alex Turso
Paolo Vaccari
Mario Valiante
Aniello Veneri
Giorgio Zaini
Emilio Zucchi
archivio Zanaria
archivio storico Bolaffi
collezione Fernando Corsari
collezione Daniele Zanaria

Istituto di studi storici postali - Prato

Ministero dell’economia e delle finanze, Dipartimento del tesoro

Museo storico delle poste e telecomunicazioni

...ed altri collezionisti che desiderano mantenere l’anonimato.

Hanno inoltre partecipato: Giovanni Riggi di Numana, Luciano Sani, Silvano Sorani, Claudio Toscano.


Altre informazioni

  Cerimonia di inaugurazione.
  Resoconto della mostra.

Altre mostre filateliche a Montecitorio

  1999 - Dagli antichi stati all'Unità d'Italia.
  2003 - La Repubblica italiana.


© Federazione fra le Società Filateliche Italiane. Aggiornato il 30-01-2014.