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La Giornata della Filatelia 1998 |
Seconda edizione, il 3 e 4 ottobre, della rinnovata Giornata della Filatelia, organizzata dalla Federazione con la collaborazione delle Poste italiane, dell'Unione Stampa Filatelica Italiana e della Federazione Nazionale Commercianti Filatelici Italiani. La mostra propedeutica sulla storia della posta e della filatelia, così come le collezioni propedeutiche, erano le stesse dello scorso anno: 6 quadri con una veloce ed illustratissima storia della posta, ed un quadro di presentazione della filatelia. Non i soliti fogli d'album, ma un unico foglio di 1 metro per 1 metro, con un testo centrale con un grande carattere e sei foto a lato, tre a destra e tre a sinistra, ciascuna con la sua didascalia. Questi pannelli erano stati preparati ed allestiti, come già l'anno scorso, da Bruno Crevato-Selvaggi.
Seguivano poi le collezioni didattiche su alcune specializzazioni filateliche, preparate dalle associazioni specializzate (storia postale, tematica, filatelia specializzata, maximafilia, marcofilia, aerofilatelia, posta militare, prefilatelia); chiudevano le esposizioni mostre sociali delle società or-ganizzatrici. Raddoppiato il numero delle località italiane ove si è tenuta la mostra: 12 quest'anno, contro le 6 dell'anno scorso; e naturalmente il prossimo anno si potrà aumentare ancora. Il punto centrale è stato Roma, al Museo storico delle poste e telecomunicazioni, dove si è svolta l'inaugurazione venerdì 2 ottobre. Il prossimo numero di Qui Filatelia ospiterà un articolo riccamente illustrato sul museo postale italiano. All'inaugurazione hanno preso parte Guido Salerno, segretario generale del ministero delle comunicazioni, che ha fatto gli onori di casa, Enzo Cardi, presidente di Poste italiane, Marisa Giannini e Maria Giraci della divisione filatelia delle Poste, Marcelle Cartacei, direttore del museo, Carlo Giovanardi coordinatore del gruppo parlamentare amici della filatelia, Piero Macrelli e una folta rappresentanza di studenti della capitale, assieme naturalmente ad altri filatelisti. Il ministro delle Comunicazioni, Antonio Maccanico, ha presenziato all'inaugurazione della mostra ad Avellino, sua città natale, nella mattina di sabato.
Le altre località che hanno ospitato la Giornata di quest'anno sono state Bolzano, Cagliari, Cavenago Brianza, Macerata, Padova, Perugia, Pisa, Savona, Taranto - che già l'aveva organizzata con successo l'anno scorso - e Trieste. I ristrettissimi tempi di stampa di questo numero di Qui Filatelia non permettono una cronaca dettagliata: un ampio resoconto anche fotografico troverà posto nel prossimo fascicolo. Per Trieste si può dar conto di un'iniziativa interessante: la mostra, organizzata dal museo postale e telegrafico della Mitteleuropa in collaborazione con tre circoli filatelici triestini, è rimasta aperta anche il lunedì, perché alcune classi si erano prenotate per visitarla quel giorno. Anche in altre località, comunque, scuole locali hanno manifestato interesse, ed anzi hanno chiesto la possibilità di esporre la mostra, per un certo periodo di tempo, nel proprio istituto. Permesso, naturalmente, accordato con soddisfazione.
Per la Giornata le poste hanno emesso la consueta cartolina postale dedicata alla manifestazione filatelica nazionale: nel disegno dell'impronta del francobollo, Cristina Bruscaglia. nel profilo dell'Italia che sovrasta un territorio tra mare e terra ha evidenziato le dodici città di quest'anno.
Della Giornata si è già detto nello scorso numero; proponiamo ora qualche nuova immagine, che rende bene 1 ' idea dell ' interesse che la manifestazione ha suscitato nei ragazzi. In tutte le sedi, la capacità e l'attivismo delle società che hanno organizzato la manifestazione hanno fatto sì che la promozione presso le scuole - uno degli scopi principali della Giornata - desse i suoi frutti.
Un'altra attività promozionale di grande impatto per la Giornata è stata la diffusione dei manifesti in tutti, o quasi, i 14.000 uffici postali italiani.
La presenza capillare delle poste, con la sua rete di agenzie, e la collaborazione degli uffici che hanno esposto il manifesto ricevuto,ha fatto sì che perlomeno il nome "Giornata della filatelia" venisse letto dai milioni di italiani che in quel periodo hanno frequentato gli uffici postali.
Alcune delle mostre (ricordiamo, uguali per tutti) non sono state chiuse nei cassetti a "giornata" finita, ma subito rimesse in opera in qualche altra località, sempre a scopo didattico, chieste da chi le aveva viste e ne aveva apprezzato le possibilità promozionali e culturali.