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In sei città la Giornata della Filatelia 1997

 

E' ritornata alla grande quest' anno la Giornata della Filatelia, d'antichi e nobili natali. Come già abbiamo scritto nello scorso numero di QUI (p. 21 ), la promozione in modo organico del francobollo da collezione partì nel 1959 con la «Giornata del francobollo», che visse una lunga stagione ma morì nel 1983; risorse nel 1986 come «Giornata della Filatelia», che concluse il suo ciclo a Roma nel 1995. La formula degli ultimi anni di quella Giornata della Filatelia, comunque, continua ora nel Campionato Cadetti, che la Federazione ha organizzato nel 1996 e nel 1997, mentre l'edizione 1998 è già partita. L'anno scorso, a Verona, l'Ente Poste e la Federazione fra le Società Filateliche Italiane organizzarono una Giornata particolare: un dibattito per far venir fuori le idee per le Giornate future. Il dibattito non ci fu perché la proposta-bomba di Veschi sul

francobollo con sovrapprezzo pro-filatelia monopolizzò l'attenzione, ma la Federazione aveva preparato una propria proposta, che nel 1997 è stata messa in opera. Dal 5 al 7 dicembre, anche se un po' in fretta, la Giornata della Filatelia è ripartita. Organizzata dalla Federazione con il supporto dell'Ente Poste, dell'Unione Stampa Filatelica Italiana e della Federazione nazionale commercianti filatelici, si è tenuta a Firenze, Alessandria, Mantova, Bologna, Cosenza e Taranto. È stata preceduta da una grande campagna pubblicitaria, curata dalla Federazione: la locandina è uscita su tutte le riviste filateliche e sui notiziari delle associazioni specializzate e dei circoli, e ne ha parlato diffusamente anche la stampa non specializzata. In questa occasione, l'ufficio stampa federale ha fatto miracoli, e la rassegna stampa finale, tra gli articoli usciti prima del 5 dicembre e quelli usciti dopo, è risultata veramente nutrita, e non è ancora completa.   Sono stati anche stampati una grande quantità di manifesti  in grande formato e di locandine, a cura della tipografia bolognese dell'Ente Poste, che ha provveduto ad inviarle in tutta Italia per una diffusione capillare in tutti gli uffici postali, anche se in qualche punto questo meccanismo si dev'essere inceppato, perché alcuni uffici hanno esposto il manifesto veramente molto tardi. L'idea della «Giornata», semplice ma importante, consisteva nel presentare in maniera accattivante e simpatica la storia della posta e della filatelia ai visitatori. La Federazione ha preparato una mostra - uguale per tutti - duplicata in fotocopie a colori, che i circoli filatelici locali hanno allestito negli atri dei palazzi delle filiali dell'Ente (in una scuola media, nel caso di Cosenza). La prima parte era costituita da una decina di pannelli (1x1 m. con un testo centrale e 6 grandi fotografie ciascuno) che presentavano la Giornata e narravano la storia della posta e della filatelia: le immagini spaziavano dagli antichi mezzi di locomozione alle attrezzature ai postini alle nuove tecnologie. Grafica elegante ed essenziale e comunicazione immediata per un pubblico di non addetti ai lavori erano i tratti distintivi della mostra, pensata e preparata da Bruno Crevato-Selvaggi. La seconda parte, sempre curata da Crevato-Selvaggi, mostrava al pubblico degli esempi di specialità filateliche : solo alcuni, naturalmente, tra le infinite possibilità che il mondo dei dentelli offre agli appassionati. Ogni specialità era preceduta da un pannello introduttivo e poi da due o tre quadri con le collezioni didattiche, anch'esse riprodotte in fotocopia. Gli argomenti di quest'anno erano: la prefilatelia (collezione preparata da Ohnmeiss per l'ASPOT), la storia postale (collezione preparata da Buzzetti per l'AISP), la posta militare (AICPM), la filatelia specializzata (Manelli per l'AFIS), la tematica (Gorretta), l'aerofilatelia (Gironi per l'AIDA), la marcofilia (Robetti per l'ANCAI), la maximafilia (Rialdi per I ' AIM). Nella terza parte venivano presentate collezioni di soci dei circoli ospitanti.

In ogni sede i soci dei circoli organizzatori erano a disposizione dei visitatori per le informazioni e anche per distribuire omaggi, molto richiesti specialmente dai più giovani. Ce n'era per tutti i gusti, dai cataloghi ai libri alle riviste ai cartoncini di francobolli, offerti da aziende e circoli: Marini, Secrian, Unificato, Sassone, Bolaffi, Zanaria div. jr.. De Rosa Afinsa, CEI, Abafil, Zeus, Pavone e il Circolo filatelico Vastophil.

I dati dalle varie sedi sono molto eloquenti. A Taranto, il circolo tarentino presieduto dal consigliere federale Michele Mastelloni ha registrato un'affluenza di 6.000 visitatori, e il dato è stato confermato anche dalle poste locali ,che hanno incassato 7 milioni per la vendita di francobolli. A questo grande afflusso ci sono da aggiungere 1.500 studenti provenienti da sei scuole tarentine (Volta, Colombo, Bettole, Dante, Alfieri, Lisippo) ed una di Faggiano (Skanderberg), località della provincia, che hanno visitato la mostra guidati dai soci. Le Poste hanno distribuito pieghevoli sui servizi offerti e sulla storia del palazzo postale tarentino. All'inaugurazione erano presenti il questore, il prefetto, il direttore di Filiale dell'EPI ed altre personalità della provincia.

A Cosenza la mostra si teneva in una scuola media, organizzata dal circolo Brutium-G. Garofalo, presieduto da Cesare De Cicco, preside di quella scuola media e quindi adattissimo a rivolgersi ai ragazzi con un approccio didatticamente corretto ed attraente. Un resoconto analitico informa che, oltre ad un mezzo migliaio di cittadini, hanno visitato la mostra delegazioni di 14 scuole, tra elementari, medie (fratelli Bandiera, via Alimena, Campanella, via degli Stadi, piazza Cappello, Falcone, Decimo) e superiori (licei classici, magistrali e istituti commerciali), da Cosenza, Rende, Rose e Zumpano, per un totale di 57 classi ed esattamente 1.303 alunni. Tra gli adulti non sono mancati il Provveditore agli studi, vari presidi, assessori del comune e il direttore della Filiale dell'EPI. Copiosa la distribuzione di francobolli e degli altri omaggi filatelici tra i ragazzi

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Ad Alessandria la mostra, curata dal circolo alessandrino, era aperta già da lunedì 1° dicembre, e durante la settimana si sono avvicendate le classi di una scuola elementare (Carducci), quattro medie (Manzoni, Pavese, Vochieri, Cavour) e tre superiori (classico, scientifico e magistrale). Hanno fatto da ciceroni i soci del circolo, tra cui Francesco Cellerino che l'anno scorso ha vinto il titolo di campione d'Italia giovanile della serie cadetti; oltre agli omaggi filatelici, c'è stata anche una distribuzione gratuita di bevande offerta da Mc Donald's. Da citare per la collaborazione preziosa i funzionari dell'Ente Poste, come d'altronde in tutte le sedi, e la capillare campagna sulla stampa cittadina.

A Bologna la distribuzione dei manifesti, oltre che negli uffici postali, è stata capillare in città ed ha attirato molta gente, assieme all'iniziativa di un tagliando pubblicato sul Resto del Carlino, che dava diritto al ritiro di omaggi filatelici. Nella mostra della città felsinea, curata dall'associazione filatelica bolognese, c'erano anche un paio di postazioni Internet, preparate dalle Poste, visitate da scuole medie cittadine (Guercino, Pepoli, Besta).

 Segno tangibile d'interesse, molti ragazzi venuti con le scuole sono tornati sabato o domenica con i genitori. Simpatica l'iniziativa del libro delle firme per i ragazzi. Alcuni giudizi scritti sul libro: «alla mostra mi è piaciuto un po' tutto, ma soprattutto i francobolli stampati, però anche la storia dei francobolli è bella» (Laura, prima media); oppure «questa mostra dedicata ai francobolli è la più bella che ho mai visto!» (Elisa, seconda media); «io colleziono con mio fratello Daniele, ho tredici anni, spero di tor­nare l'anno prossi­mo» (Davide, terza media); «ho visto i francobolli mi sono piaciuti» (Luca, 6 anni); «sono il fratello di quello di sopra, ho 13 anni e colleziono francobolli da non so quanti anni! È una mostra molto bella e ben fatta» (Daniele, 13 anni). 

Visitatori ed alunni, anche se un po' sottotono rispetto alle altre, anche nelle altre due sedi, a Mantova (circolo filatelico mantovano) e a Firenze (circolo filatelico fiorentino). Non è stato certo l'entusiasmo che è mancato, ma piuttosto la capacità promozionale: anche in questo la Giornata è diversa dagli schemi cui i circoli sono abituati. Tutta esperienza, comunque, per le prossime edizioni.

A Firenze si è avuto il bollo primo giorno d'emissione (il francobollo raffigurava tra l'altro il giglio di Firenze) e sabato la mostra è stata visitata dai vertici dell'Ente Poste: il consigliere delegato Gaetano Viviani e Maria Ciracì, che dirige il settore filatelia, assieme a Piero Macrelli, presidente della Federazione fra le Società Filateliche Italiane, e a Fulvio Apollonio, presidente dell'Unione Stampa Filatelica. Come programmato, le Poste hanno emesso un francobollo. Non è stato accolto -com'era naturalmente pieno diritto dell'Ente - il suggerimento della Federazione, pubblicato sullo scorso numero di QUI - però a parere unanime il francobollo emesso è risultato più brutto di quello proposto.

In conclusione, l'impegno della Federazione, in uomini, mezzi finanziari e lavoro è stato notevole, usato però per quello che sicuramente è stato un successo sestuplo, con una formula nuova che è piaciuta (qualche sporadica osservazione negativa è venuta da chi non aveva visitato nessuna delle mostre nelle sei sedi): il mondo vasto e complesso della filatelia è stato presentato dalla «Giornata» all'enorme massa degli utenti delle Poste e alle scolaresche. Certo, è stato solo un primo passo e si può fare meglio; è però innegabile che quest'anno, dopo fiumi di parole che da anni giravano nel mondo filatelico non sedimentate da fatti, la Federazione ha realizzato qualcosa di concreto per la promozione della filatelia in Italia; ed anche dall'estero sono arrivati i primi riscontri positivi e l'incoraggiamento a proseguire sulla strada intrapresa.

L'obiettivo per i prossimi anni è quindi quello di continuare su questa strada, aumentando il numero delle sedi: già il prossimo anno la Federazione vuole portare la Giornata almeno in una quindicina di sedi diverse. Con una mostra sulla stessa falsariga, ma con non poche novità ed ancora nuove idee.

 

 

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